di Francesco De Salvo, Psicologo – Psicoterapeuta
Oggi siamo immersi in un contesto culturale che sta legando sempre più la persona al concetto di individualismo, un concetto che lascia poco spazio all’altro e ai suoi bisogni. La successiva conseguenza è ovviamente una sempre più difficile abilità nel mantenere
un equilibrio relazionale che possa permettere alla coppia di evolversi e di trasformarsi nel tempo.
Direttamente proporzionale al concetto di equilibrio vi è poi quello della comunicazione. Noi comunichiamo in tantissimi modi, generando una serie di livelli di comunicazione che non sempre sono espliciti. La coppia quindi comunica su più livelli e quello che spesso succede è che uno dei due non riesce a decifrare il messaggio che l’altro gli sta inviando. Quando questo schema diventa rigido e ripetitivo, la coppia si irrigidisce allo stesso modo, e azioni/emozioni contrastanti e deleterie per il rapporto entrano in scena logorando l’equilibrio e compromettendo la relazione. Infine, come la famiglia, necessariamente anche la coppia ha un proprio ciclo di vita, un proprio tempo.
Anche in questo caso, proveremo a ribaltare la prospettiva.
Il momento di crisi è sicuramente la problematica di coppia che sta portando i due partner alla fine del rapporto, ma può e deve essere vista anche come un momento di possibile cambiamento e di crescita(individuale e di coppia). La terapia mira dunque ad utilizzare le risorse interne dei due individui per capire come la propria storia familiare ha influito su di essi e sul loro modo di essere/agire con l’altro nel famoso incastro di coppia.
A proposito Claudio Angelo (1999) scrive“Il rapporto che si instaura presuppone una struttura elementare che viene di volta in volta confrontata con altre strutture appartenenti al contesto attuale o passato e che fanno da termine di riferimento per quanto riguarda le caratteristiche del rapporto stesso… Ecco quindi che qualsiasi nuovo rapporto intimo presuppone e comporta una serie di confronti con altri rapporti significativi, rispetto ai quali esso deve differenziarsi”.
Anche in questo caso, non è un solo ingranaggio a compromettere il funzionamento del nostro orologio, ma il meccanismo al completo.
Bibliografia