MISCROBIOTA: CONSIGLI UTILI IN VACANZA

Negli ultimi tempi si sente parlare sempre più di microbiota intestinale. Ma di cosa si tratta esattamente? E perché lo si ritiene così importante?

Parliamone con la Dr.ssa Luigina Procacci, biologa nutrizionista, esperta di microbiota e genetica applicata alla nutrizione umana, che negli anni, portando avanti i suoi studi, ha riscontrato l’importanza, molto concreta del microbiota nella salute di tutti.

Dr.ssa, di cosa parliamo esattamente quando ci riferiamo al microbiota intestinale?

Il microbiota è spesso indicato come “flora intestinale” o “flora batterica intestinale”, ma è un termine decisamente riduttivo perché si tratta di molto di più; è l’insieme di miliardi di microrganismi che popolano il nostro tratto gastrointestinale: batteri, funghi, protozoi e virus, che si sono evoluti insieme a noi e che vivono in simbiosi con l’essere umano. Questi microrganismi esercitano funzioni fisiologiche e metaboliche che altrimenti il nostro organismo nonè in grado di svolgere. Ecco perché sono così importanti.

Esiste anche un microbiota della pelle, della bocca e di altri distretti corporei, ma le ricerche attuali sono concentrate in particolare su quello gastrointestinale perché la sua azione si ripercuote su quasi tutte le funzioni corporee.

Cosa fanno esattamente questi microrganismi?

L’elenco di ciò che fanno è lungo e per chi volesse approfondire rimando ad un articolo precedente:

MICROBIOTA: PERCHE’ E’ IMPORTANTE

ma in sintesi:

  • influenzano l’equilibrio ormonale con la produzione di composti che agiscono sugli organi endocrini, come tiroide e pancreas;
  • producono molecole che interagiscono con il sistema immunitario, contribuendo ad un’azione barriera verso ipatogeni;
  • influenzano le funzioni emotive e cognitive con la produzione di molecole che agiscono sul sistema nervosocentrale e molto altro.

Mi sembra di capire che si tratta di organismi vivi, che caratteristiche hanno?

Il microbiota è composto da tanti tipi di microrganismi, anche molto diversi tra di loro, che hanno caratteristiche ed esigenze diverse. L’ambiente in cui si sviluppano, ossia il nostro corpo ne condiziona il tipo e le funzioni. Mangiano ciò che mangiamo noi e risentono di tutte le nostre azioni, nonché l’habitat in cui viviamo. Il genere, ossia l’essere uomo o donna, con le proprie caratteristiche ormonali, l’età e la zona geografica in cui si vive incidono sulle caratteristiche del microbiota.

Spostamenti o cambiamenti temporanei come durante le vacanze, che molti di noi stanno per intraprendere hanno effetti sul microbiota?

Sì. Quante volte cambiando ambiente ne abbiamo risentito un po’ a livello intestinale, con manifestazioni cutanee o rispetto al sonno, in meglio o in peggio.

Il microbiota mette in atto tutta una serie di adattamenti, a un nuovo luogo, a nuove temperature, spesso cambiano anche umidità e pressione atmosferica, alimentazione e orari in cui si mangia.

Tutto questo incide sulla composizione e funzioni del microbiota che va alla ricerca di un nuovo equilibrio.

Quali consigli darebbe a chi “cambia ambiente” andando in vacanza, per tutelare il proprio microbiota?

Essendo il microbiota specifico per ognuno, andrebbe sempre valutata la situazione del singolo, tuttavia bere sempre almeno due litri di acqua al giorno è buona pratica per tutti (salvo patologie particolari), così come mangiare alimenti fermentati quali yogurt e kefir “bianchi”, ossia senza aggiunta di zuccheri, frutta, vaniglia o altri aromatizzanti. Intero o magro non importa, questo lo lasciamo al gusto di ognuno. Mi raccomando da non confondere con la crema di yogurt, che è tutt’altra cosa. Ottimo anche il kefir d’acqua, ma tenere presente che il kefir a differenza dello yogurt ha un leggero contenuto alcolico.

Andrebbero provati anche tempeh e crauti, ma essendo prodotti non tipici della nostra tradizione alimentare, a volte non è facile trovarne di buona qualità, soprattutto perché quelli prodotti industrialmente finiscono per ridurre la bontà del processo fermentativo, invece presente nel prodotto artigianale o “fatto in casa”.

Non dimenticare una buona quantità di minerali e vitamine derivanti da verdura di stagione e frutta. Verdure in abbondanza, frutta in quantità moderata. Le verdure crude, cotte o anche insieme, con nuovi abbinamenti secondo il gusto di chi li prepara.

La frutta lo sappiamo fa benissimo, ma in quantità moderata, perché il fruttosio non è un amico innocuo come può sembrare, se si supera una certa soglia.

Un alimento che ha invece una cattiva fama, a mio avviso immeritata, è il burro, che con il suo acido butirrico è gran amico della salute dell’intestino, ovviamente parlo di 10 g, non grandi quantità.

Per una buona regolarità intestinale consiglio anche di preservare un meccanismo antico, ma funzionale, il riflesso gastro-colico, da attivare con una abbondante tazza di bevanda calda (tè, tisane, latte o semplice acqua calda, non zuccherati) la mattina appena svegli.

Per il resto, come consigliato dalla Scuola medica salernitana e ben prima da Ippocrate e Galeno: “Mente lieta, vita quieta e moderata dieta”, per un benessere che coinvolge anche il microbiota.