Intervista al Dr. Puya Dehgani, Specialista in Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale. Presidente di Associazione “Naso Sano” attiva nella ricerca e studio di patologie della Testa e del Collo, è Dirigente Medico di 1° Livello dell’ Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino.
Durante la pandemia, è stato encomiato per la sua ricerca inerente disturbi di Olfatto e Gusto correlati a Covid-19.
Dr. Dehgani, cosa sono i disturbi dell’olfatto e del gusto?
I disturbi di olfatto e gusto possono notevolmente incidere sulla qualità della nostra vita. Tra le funzioni di questi organi di senso ricordiamo la loro importanza nell’ alimentazione, nelle relazioni interpersonali e come campanello d’ allerta in situazioni di pericolo.
Quali sono le cause dei disturbi dell’olfatto e del gusto?
Questi disturbi possono comparire a seguito di infezioni virali (come ad esempio a seguito di episodi influenzali o da infezione da virus SARS-CoV-2), essere causati da patologie infiammatorie o tumorali dei distretti naso sinusali, disordini ormonali, traumi cranici ma possono anche essere un campanello di allarme di disturbi cognitivi quali Parkinson, Alzheimer e Sclerosi Multipla,
Quali sono i sintomi dei disturbi dell’olfatto e del gusto?
I sintomi possono variare quantitativamente dalla perdita del senso di olfatto (anosmia) e/o gusto (ageusia), sino alla ridotta capacità di percepire tali odori (iposmia) o gusti specifici (ipogeusia) quali il dolce, aspro, amaro o salato. Altri disturbi invece sono di carattere qualitativo, e pertanto alcuni odori e sapori normalmente gradevoli, possono essere percepiti in maniera alterata o sgradevole
Come vengono diagnosticati i disturbi dell’olfatto e del gusto?
Oltre ad una completa raccolta anamnestica, lo specialista otorinolaringoiatra potrà eseguire un esame endoscopico per valutare l’anatomia dei distretti naso sinusali, e richiedere l’esecuzione di esami ematologici per valutare funzionalità tiroidea e metabolica. Al fine di valutare la componente neurologica saranno poi necessari esami radiologici quali Risonanza magnetica con mezzo di contrasto per lo studio di encefalo e strutture nervose quali il nervo olfattivo.
I disturbi quantitativi e qualitativi necessiteranno inoltre di essere valutati attraverso dei test che possano includere:
-una valutazione di “soglia” percettiva di alcune sostanze che una persona può riconoscere
-una valutazione “discriminatoria” di gusti e odori di diverse sostanze.
Come vengono trattati i disturbi dell’olfatto e del gusto?
Il trattamento può includere un training olfattivo, l’interruzione o cambio di medicinali che contribuiscono al disturbo ed un’eventuale trattamento chirurgico qualora vi siano tali necessità.